Saturday, October 28, 2006


La donna moderna nell’epoca della sua riproducibilità tecnica
Il filo di Arianna

Mi ispiro ad un famoso saggio di Walter Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, per esprimere con un titolo in sintonia la natura di ciò che verrà pubblicato su questo blog. Si tratta sostanzialmente di un “carteggio” informatico, un epistolario elettronico frutto di alcuni anni di navigazione in Rete e di frequentazione delle community virtuali. E’ un archivio privato e segreto che si vuole portare alla luce per dare un contributo scientifico e oggettivo ad una materia così travisata, gonfia di luoghi comuni, di mistificazioni e pregiudizi - e al contempo assai poco studiata e conosciuta - come quella dei rapporti uomo-donna al tempo di Internet. A causa del suo contenuto vagamente eversivo e non politically correct., pur nella sua cruda sincerità, tale ambizioso programma potrebbe risultare antipatico al gentil sesso, ma non vi è alcuna intenzione polemica: i dialoghi sono riprodotti fedelmente, senza manipolazioni o censure, slegati da qualunque tesi preconcetta.

La sequenza espositiva risulterà forse un po’ caotica, ma alla fine si potrà disporre di una piccola collezione di profili e caratteri femminili, una sorta di Ginopedia, un documento-verità, un mini repertorio di antropologia femminile, una limitata ma oggettiva rappresentazione della donna (italiana) moderna affrancata da qualunque retorica, idealizzazione romantica o leziosa apologia, ed anche scevra di forzature ideologiche, derive misogine o antifemministe.

Sarà una fotografia realistica, un quadro impietoso o edificante - a seconda dei casi - che si commenterà da solo e in cui gli “esemplari” femminili, come personaggi di una tragicomica rappresentazione, agiranno in scena con la genuina spontaneità della vita reale, senza rendersi conto di recitare in una grande Commedia Umana o, con un’immagine più moderna, di essere osservati e spiati dall’occhio del Grande Fratello. Le donne “intervistate” a loro insaputa, risponderanno, dialogheranno, reagiranno, esprimendo liberamente sé stesse senza le pose, i mascheramenti, le bugie o le edulcorate celebrazioni di sé, inevitabili quando si ha coscienza di essere registrati o si rilasciano dichiarazioni pubbliche.

I dialoghi qui riprodotti sono la trascrizione integrale dello scambio di messaggi fra l’Autore e una quantità di corrispondenti virtuali. Tali messaggi sono assimilabili a intercettazioni telefoniche (argomento assai attuale e di moda in questi ultimi tempi) in cui le interessate si confessano, si rivelano, parlano e sparlano, amano e stigmatizzano, ignare del fatto che il loro colloquio è intercettato, raccolto, provocato, dirottato dall’interlocutore, direttamente coinvolto nella conversazione.

Tutto il materiale qui pubblicato è assolutamente autentico, naturale, genuino, sincero e anche, per ciò che mi riguarda, crudamente autolesivo. E’ un reality show nel vero senso della parola, un mail show di originale concezione finalmente privo di contraffazioni, veritiero, intrigante, coinvolgente e quindi imperdibile...

Buon divertimento.


Nota tecnica

A causa dei vincoli imposti dal provider di cui sono ospite, la sequenza dei dialoghi è esattamente l’opposto della successione cronologica originale che avrei voluto rispettare, per cui l’ordine temporale si recupera a ritroso, con una pericolosa manovra contromano, dal post meno recente a quello più recente.

Altre informazioni, letture e dialoghi si trovano nel blog gemello: melassa p. 100 post ti aspettano prima di andare a dormire e nel mio e-book: M@il di cuore, m@il d’amore che chiede a gran voce di poter essere pubblicato.

Sunday, October 15, 2006


L’Autore


è un (ancora) sconosciuto scrittore ferrarese. Si è laureato con il massimo dei voti e la lode in DAMS (indirizzo musicale) presso l’Ateneo di Bologna, nel 1985.
E’ una figura di intellettuale scomodo, irritante, genialmente odioso, paragonabile a quella del suo illustre concittadino, Vittorio Sgarbi, di cui è pressoché coetaneo.
Le differenze sono di trascurabile entità: alcuni milioni di euro in meno nel conto in banca; qualche centinaio di conquiste femminili e una montagna di beghe e pettegolezzi evitati; decine e decine di noiosissimi ricevimenti che è riuscito abilmente a schivare senza danno alla propria immagine, non essendovi mai invitato; alcune dozzine di libri di differenza, che non ha avuto la fatica scrivere e neppure il disturbo di controfirmare o l’obbligo di elargire gratuitamente a familiari, parenti, amici, simpatizzanti, ecc. in quanto mai pubblicati; migliaia di ore di partecipazione a programmi televisivi risparmiate, a tutto vantaggio degli spettatori conformisti, ignoranti e poveri di spirito; qualche decina di chili in più e diverse centinaia di capelli bianchi in meno.
Sopravvive con un lavoro che non gli dà alcuna gratificazione sul piano culturale e artistico e attende fiducioso che il suo talento letterario venga alfine scoperto e riconosciuto, possibilmente prima della sua morte.