Thursday, January 18, 2007

Abusi sessuali

Lei:
data: 09/07/05

Non c'è bisogno di buttarlo nel cassonetto esiste la pillola o l'aborto...e poi chi mi assicura che il maritino, se avessi una figlia femmina, non allunghi le mani?
Puoi star tranquillo che la fila c'è davanti alla mia porta...ma solo uno conosce l'indirizzo...e che cosa sia per me, sono fatti miei..
Buon w.e. Giuly

Lui:
data: 13/07/05

Ciao
che mondo inquietante si intravede dietro le tue parole e quanta paura opprime il tuo cuore! Solo una persona che ha vissuto esperienze negative, forse abusi sessuali, può concepire l’idea che avere dei figli, e in particolar modo una femmina, vuol dire esporla alle cupidigie del padre… Non è normale pensare questo, così come non è naturale, per una donna che non abbia subito lei stessa violenze sessuali da piccola, astenersi dalla “responsabilità” (ma soprattutto dalla gioia, dal senso di compiutezza del ruolo femminile, dal sentirsi pienamente “donna”) di mettere al mondo dei bambini.



In questi giorni di vacanza ho letto un libro di un importante psicanalista italiano, Claudio Risé: “Maschio amante felice”, in cui, fra l’altro, si parla degli abusi che subiscono i figli maschi dalle loro madri o altre figure femminili della famiglia. Tali abusi, abbastanza diffusi in area mediterranea, sono un fenomeno sommerso, che non viene quasi mai scoperto, se non in seguito all’indagine nell’ambito famigliare di una ragazza o adolescente che ha subito, a sua volta abusi da componenti maschili. Ma le conseguenze per il ragazzo sono altrettanto devastanti che per la ragazza e compromettono la sua possibilità di essere felice, di aver un soddisfacente rapporto con le donne, quando sarà adulto e, in sostanza, di poter essere un uomo sicuro di sé, autosufficiente, autonomo, maturo, e di trascorrere in serenità la propria vita. Le conseguenze di questi atti e comportamenti di provenienza materna sui figli maschi sono noti ai terapeuti che cercano di “riaggiustare” la personalità dei loro pazienti maschi.
Per ciò che mi riguarda, non ho subito violenze nella mia infanzia, ma ho tuttora dei notevoli problemi, diciamo di tipo esistenziale, nel relazionarmi con gli altri e il mio rapporto con le donne è pessimo. Tuttavia sono padre di una splendida bambina di 8 anni: bionda, occhi azzurri, dolce, intelligente, allegra, simpatica: sembra una piccola Barbie. Secondo il tuo timore, in quanto maschio, io dovrei “allungare le mani” e abusare di tanta innocente bellezza? Se sospetti questo, mi dispiace dirlo, vuol dire che i tuoi problemi con gli uomini sono forse ancora maggiori delle mie difficoltà con le donne.
Mia figlia, al contrario di me, non ha alcun imbarazzo a mostrarsi nuda davanti ai genitori e a farsi innocentemente toccare: ciò mi fa piacere, ma non per ingordigia sessuale, semplicemente perché ciò significa che è assolutamente priva di quei complessi e inibizioni che la mia generazione, o forse dovrei parlare solo per me stesso, ha avuto riguardo il sesso e la libera espressione della propria personalità anche in ambito erotico, e questo è uno dei motivi di cui un padre dovrebbe essere orgoglioso. A presto.

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