Monday, December 18, 2006


Donne fatte a pezzi



Tranquilli, nulla di cruento… Non sono Jack lo Squartatore… anche se in certi casi la tentazione è forte…
Questa nuova rubrica ha un po’ lo scopo dei dibattiti che in epoca post sessantottina seguivano la proiezione di un film nei cineforum. Mia intenzione sarebbe smontare, smembrare, sezionare le creature femminili così come si sono presentate attraverso il web e rivelate durante il dialogo; per vedere “come sono fatte dentro”, per cercare di comprenderne il carattere e anche per fare pubblica ammenda dei miei personali errori, limiti, difetti che potrebbero aver condotto alla rottura del rapporto, compromesso un’eventuale amicizia e/o un successivo incontro dal vivo.
Voi disponete dei miei medesimi strumenti d’indagine, dei miei stessi ferri chirurgici per effettuare l’inchiesta, l’autopsia, la dissezione in quanto, per onestà scientifica, ho riprodotto tutta la conversazione con bonjour.princesse e le reciproche schede senza censurare alcuna parola. Il dialogo lo potete recuperare a ritroso a partire dal post Dramatis personae. Tutti i suggerimenti e i commenti sono bene accetti.


bonjour. princesse si definiva nella sua scheda “una meraviglia della natura” e anche “la bella”: può darsi, non ho potuto constatare di persona. Tuttavia sono un po’ perplesso: una così rara bellezza non avrebbe bisogno di ricorrere ad Internet per conoscere persone, sarebbe circondata di spasimanti già nella vita reale e non avrebbe né voglia né tempo di tentare la fortuna con il web.
Inoltre non ha associato una foto al suo profilo: per motivi di privacy…o forse perché la foto avrebbe fatto scoprire gli altarini e/o i segni implacabili del tempo?
Personalmente ritengo che una donna dopo i 40 anni, salvo eccezioni, possa essere più o meno ben conservata, dal punto di vista fisico o estetico, ma è ben raro che possa definirsi bella, come può esserlo, nello splendore della giovinezza, una venti-trentenne.
Ma sono opinioni personali, non dimostrate e del tutto discutibili.
Il dialogo/corteggiamento è andato avanti in modo abbastanza vivace: lei era prima ritrosa e guardinga, poi trovato qualche motivo d’interesse nelle mie risposte ha cercato di condurre il rapporto come sottoponendomi ad un esame, per vedere se facevo al caso suo (cioè se ero libero da impegni sentimentali ed eventualmente disponibile ad una relazione esclusiva). Significativo, a questo proposito il “tira e molla” sul giorno dell’incontro, un giochetto che doveva servire, per sua stessa ammissione, ad indagare sulla completa disponibilità del mio tempo nei week end (leggi: vedere se ero libero da impegni matrimoniali, fidanzate o simili).
Accortasi che riuscivo a “parare” le sue mosse senza scoprirmi e soprattutto senza rivelare nulla riguardo la mia vita privata – ovviamente non potevo dirle che ero sposato perché mi sarei bruciato ogni possibilità – ha poi avuto quella imprevista e inadeguata reazione isterica, accusandomi che interferivo con la sua vita privata e che avevo assunto un tono di comando. Le ho detto sinceramente che ritenevo ingiusta ed esagerata la sua reazione, dandole la possibilità di chiarire meglio o di riprendere un tono più conciliante, ma ha continuato con il suo fare presuntuoso, come se io avessi dovuto inchinarmi alla sua aristocratica benevolenza. Così le ho inviato un ironico messaggio di chiarimento, lasciandole carta bianca, ben sapendo che sarebbe stato l’atto conclusivo di quello strano rapporto epistolare, come poi si è verificato.

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